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“Sono Re di Misericordia…
Con la mia Misericordia inseguo i peccatori
su tutte le loro strade ed il mio Cuore gioisce quando essi ritornano da me.
Dimentico le amarezze con le quali hanno abbeverato il mio Cuore
e sono lieto per il loro ritorno…
Dì ai peccatori che li attendo sempre,
sto in ascolto del battito del loro cuore per sapere quando batterà per me”

(Parole di Gesù a Santa Faustina Kowalska)






Un blog dedicato alla Divina Misericordia
e donato al Pontefice che più ne favorì il culto: Giovanni Paolo II.

Nelle pagine a destra sono elencate le forme di culto alla Divina Misericordia.
Nei posts troverai piccoli brani tratti dal Diario di Santa Faustina Kowalska.
Benvenuto/a!


giovedì 8 marzo 2012

♥ Il Diario di Santa Faustina Kowalska ♥ 7 ♥


LA VISIONE DEL PURGATORIO

In quel tempo domandai al Signore Gesù:
"Per chi ancora devo pregare?".
Gesù mi rispose che la notte seguente
m'avrebbe fatto conoscere per chi dovevo pregare.

Vidi l'Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo.

In un momento mi trovai in un luogo nebbioso,
invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti.

Queste anime pregano con grande fervore,
ma senza efficacia per se stesse:
soltanto noi le possiamo aiutare.

Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano.

Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante.

E chiesi a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento.
Ed unanimemente mi risposero
che il loro maggior tormento è l'ardente desiderio di Dio.

Scorsi la Madonna che visitava le anime del Purgatorio.
Le anime chiamano Maria « Stella del Mare ».
Ella reca loro refrigerio.

Avrei voluto parlare più a lungo con loro,
ma il mio Angelo Custode mi fece cenno d'uscire.
Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore.

Udii nel mio intimo una voce che disse:
"La Mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia".

Da allora sono in rapporti più stretti
 con le anime sofferenti del Purgatorio.
 

3 commenti:

  1. La visione del Purgatorio è tratta dal Diario di Santa Faustina Kowalska, pag. 11 - Libreria Editrice Vaticana.

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  2. La realtà escatologica del Purgatorio
    – che durerà fino alla fine del modo –
    è una Verità di fede rivelataci dalla Sacra Scrittura
    nel Libro dei Maccabei (12,43-46),
    nel Vangelo di San Matteo (25,26; 5,26; 13,32)
    e nella Prima Lettera ai Corinzi (3,13-15)
    e ribadita dal Magistero della Chiesa
    nel Concilio di Firenze, di Trento,
    nel Concilio Vaticano II,
    nel Catechismo di San Pio X ed in quello della Chiesa Cattolica.

    Insegna proprio quest’ultimo, al numero 1030:
    "Coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio,
    ma sono imperfettamente purificati,
    sebbene siano certi della loro salvezza eterna,
    vengono però sottoposti, dopo la loro morte,
    ad una purificazione,
    al fine di ottenere la santità necessaria
    per entrare nella gioia del Cielo".

    ... Spiega, infatti, san Tommaso nei suoi scritti:
    "L’anima si macchia col peccato,
    da cui può purificarsi soltanto con la penitenza.
    Ma spesso accade che una penitenza completa e piena
    non si fa sulla terra.
    Queste anime non meritano l’inferno,
    ma neppure possono entrare in Cielo;
    è necessario che vi sia un luogo di espiazione,
    e questa espiazione si fa con pene
    più o meno intense, più o meno lunghe".

    ... Afferma, a tale proposito, san Cirillo:
    "Se si potesse rappresentare tutte le pene,
    tutte le croci, tutte le afflizioni del mondo,
    queste, paragonate alle sofferenze del Purgatorio,
    diverrebbero dolcezze.
    Per evitare il Purgatorio,
    si sopporterebbero volentieri tutti i mali
    sofferti da Adamo fino ad oggi".

    ... Conclude sant’Alfonso M. de' Liguori:
    "E’ dunque nostro dovere soccorrerle coi nostri suffragi...
    Siamo quindi ardentemente coraggiosi
    nel soccorrerle con tutte le forze!
    Facendo questo, noi siamo molto accetti a Dio,
    e acquistiamo grandi meriti per noi,
    mentre quelle anime, riconoscenti,
    ci ottengono abbondanti grazie, specialmente la salute eterna".

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  3. Questo breve brano tratto dal Diario di Santa Faustina
    ricorda alla nostra generazione
    – che stoltamente campa illudendosi
    che non vi sia altra vita al termine di questa –
    che il Purgatorio esiste
    e che è nostro dovere pregare quotidianamente
    per le anime che vi soffrono indicibilmente.

    ... Un dovere di carità largamente ricompensato
    da quelle stesse anime
    mediante la preghiera di intercessione
    che, superando ogni barriera di spazio e di tempo,
    sale per noi, incessante, al trono di Dio...

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