vuole stare accanto ad un'anima e guidarla,
allontana da lei
tutto ciò che c'è all'esterno.
Quando mi ammalai
e venni trasferita in infermeria,
ebbi molti dispiaceri per questo motivo.
Eravamo in due ricoverate in infermeria.
Da Suor N. andavano in visita le suore;
da me non s'affacciava nessuno.
Per la verità l'infermeria è una sola,
ma ognuna ha la propria cella.
Le serate invernali erano lunghe.
Suor N. aveva la luce e la cuffia per la radio
ed io per mancanza della luce
non potevo nemmeno preparare la meditazione.
Dopo che erano passate così all'incirca due settimane,
una sera mi lamentai col Signore:
« Ho molti dispiaceri
e non posso nemmeno preparare la meditazione,
dato che non ho la luce ».
Ed il Signore mi disse
che sarebbe venuto Lui ogni sera
e mi avrebbe dato i punti
per la meditazione dell'indomani.
I punti si riferivano sempre
alla Sua dolorosa Passione.
Mi disse:
« Medita la Mia Passione davanti a Pilato ».
E così, punto per punto,
per un'intera settimana meditai
la Sua dolorosa Passione.
Da quel momento una grande gioia
entrò nella mia anima
e non desiderai più né visite, né luce;
mi bastava Gesù per ogni cosa.
Per la verità l'interessamento delle Superiore
per le ammalate era notevole;
tuttavia il Signore dispose in modo tale
che mi sentii abbandonata.
Egli, il migliore dei Maestri,
per poter agire direttamente su un'anima
allontana da lei tutto ciò che è creato.
Più di una volta fui bersaglio
di così numerose vessazioni e sofferenze
che la stessa Madre M. mi disse:
« Sulla sua strada, sorella,
le sofferenze spuntano direttamente da sotto terra ».
Mi disse ancora: « Io guardo a lei, sorella,
come se fosse crocifissa,
ma ho notato che il Signore Gesù
in qualche modo c'entra in questo.
Sorella, sia fedele al Signore ».