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“Sono Re di Misericordia…
Con la mia Misericordia inseguo i peccatori
su tutte le loro strade ed il mio Cuore gioisce quando essi ritornano da me.
Dimentico le amarezze con le quali hanno abbeverato il mio Cuore
e sono lieto per il loro ritorno…
Dì ai peccatori che li attendo sempre,
sto in ascolto del battito del loro cuore per sapere quando batterà per me”

(Parole di Gesù a Santa Faustina Kowalska)






Un blog dedicato alla Divina Misericordia
e donato al Pontefice che più ne favorì il culto: Giovanni Paolo II.

Nelle pagine a destra sono elencate le forme di culto alla Divina Misericordia.
Nei posts troverai piccoli brani tratti dal Diario di Santa Faustina Kowalska.
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domenica 4 marzo 2012

♥ Il Diario di Santa Faustina Kowalska ♥ 4 ♥


Varsavia, I.VIII.1925 L'INGRESSO IN CONVENTO.

Fin dall'età di sette anni avvertii la suprema chiamata di Dio,
la grazia della vocazione alla vita religiosa.
A sette anni intesi per la prima volta
la voce di Dio nella mia anima,
cioè la chiamata ad una vita più perfetta,
ma non sempre ubbidii alla voce della grazia.
Non incontrai nessuno che mi chiarisse queste cose.

Diciottesimo anno di vita;
insistente richiesta ai genitori del permesso di entrare in convento;
rifiuto categorico dei genitori.
Dopo tale rifiuto mi diedi alle vanità della vita,
non rivolgendo alcuna attenzione alla voce della grazia,
sebbene l'anima mia non trovasse soddisfazione in nulla.
Il richiamo continuo della grazia era per me un gran tormento,
però cercavo di soffocarlo con i passatempi.
Evitavo d'incontrarmi con Dio intimamente
e con tutta l'anima mi rivolgevo verso le creature.

Ma fu la grazia di Dio ad avere il sopravvento nella mia anima.

Una volta ero andata ad un ballo con una delle mie sorelle.
Quando tutti si divertivano moltissimo,
l'anima mia cominciò a provare intimi tormenti.
Al momento in cui cominciai a ballare,
scorsi improvvisamente Gesù accanto a me,
Gesù flagellato, spogliato delle vesti, tutto coperto di ferite,
che mi disse queste parole:
« Quanto tempo ancora ti dovrò sopportare?
Fino a quando mi ingannerai?».
All'istante si spense l'allegro suono della musica;
scomparve dalla mia vista la compagnia in cui mi trovavo.
Rimanemmo soli Gesù e io.

Mi sedetti accanto alla mia cara sorella,
facendo passare per un mal di testa
quanto era accaduto dentro di me.
Poco dopo abbandonai la compagnia e la sorella
senza farmi scorgere
e andai nella cattedrale di S. Stanislao Kostka.
Era quasi buio. Nella cattedrale c'erano poche persone.
Senza badare affatto a quanto accadeva intorno,
mi prostrai, le braccia stese, davanti al SS.mo Sacramento
e chiesi al Signore che si degnasse di farmi conoscere
ciò che dovevo fare.
Udii allora queste parole:
« Parti immediatamente per Varsavia; là entrerai in convento ».

Mi alzai dalla preghiera,
andai a casa e sbrigai le cose indispensabili.
Come potei, misi al corrente mia sorella
di quello che era avvenuto nella mia anima,
le chiesi di salutare i genitori e così, con un solo vestito,
senza nient'altro, arrivai a Varsavia.
Quando scesi dal treno
e vidi che ciascuno andava per la sua strada,
fui presa dalla paura: che fare?
ove rivolgermi, dal momento che non conoscevo nessuno?
E dissi alla Madre di Dio: « Maria, fammi strada, guidami Tu! ».
Immediatamente udii dentro di me queste parole:
di andare fuori dalla città in un villaggio,
dove avrei trovato un alloggio sicuro per la notte.
Feci così, e trovai tutto come la Madre di Dio mi aveva detto.

1 commento:

  1. La prima parte del racconto della vocazione religiosa di Santa Faustina, tratto dal suo Diario, pag. 6 - Libreria Editrice Vaticana.

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